Tecniche di Agricoltura BioSinergica Dolomiti BioFarm D.S.
Tutto ciò che è vivente sviluppa la propria forma in base ai principi "plasmatori" del mondo organico. I singoli organi, che si sviluppano separandosi, si riuniscono successivamente per creare un’unità vivente. Un organismo è qualcosa di più della somma delle sue parti. Gli organismi sono racchiusi da una pelle, che permette ad una vita interna di svilupparsi e di esistere in relazione con il suo ambiente terrestre e cosmico. Se questa vita interna segue uno sviluppo da sé determinato, si forma un’individualità. Se un’azienda agricola viene organizzata in modo da tendere all’applicazione dei principi formativi indicati da Rudolf Steiner, dando origine ad un sistema agricolo costituito da: suolo vitale, produzione vegetale e allevamento commisurati al fabbisogno alimentare del bestiame presente in azienda, noi possiamo, a buon diritto, dire di tendere alla realizzazione dell'organismo aziendale. Aziende così impostate producono alimenti sani grazie allo sviluppo della fertilità del suolo, all’intensificarsi delle forze vitali delle piante e all’allevamento degli animali effettuato nel rispetto delle esigenze di ogni specie. Allo stesso tempo queste aziende creano un paesaggio che è capace di coniugare sviluppo e rigenerazione nell’ottica di una tutela conservativa della natura. Ogni luogo è diverso da tutti gli altri. Ogni conduzione agricola, tramite le lavorazioni del terreno, la rotazione delle colture e la concimazione, comporta lo sviluppo di una particolare vita nel terreno. Le specie animali allevate e i tipi di stallaggio prescelti determinano la modalità di sviluppo della fertilità del suolo. Le persone che lavorano nell’azienda, tramite le decisioni che prendono e il modo in cui collaborano, le conferiscono un’impronta del tutto particolare.
Inoltre, partendo dalla conoscenza scientifico-culturale, l’uomo può sviluppare un ordine e un’armonia superiori nel tessuto vitale dell’organismo agricolo. Sulla base dello sviluppo dell’azienda agricola che diventa organismo si origina una individualità aziendale.
Nei processi vitali lavorano insieme molte forze diverse la cui origine non è esclusivamente materiale. Per questa ragione tutti gli interventi agricoli devono essere rivolti ad attivare i processi che stimolano e rendono vitali le connessioni naturali. Il metodo agricolo "biodinamico" consiste fondamentalmente nell’instaurare relazioni nell’ambito del vivente, quindi non può essere standardizzato nel modo in cui può esserlo un processo di produzione di un articolo tecnico. Tramite la cura della fertilità del suolo, delle piante coltivate, della semente e degli animali domestici realizzata in armonia con le condizioni locali, il lavoro dell’uomo può portare un’azienda agricola a diventare un organismo vivente. L’enorme diversità della natura vivente fa sì che un intervento agricolo sia appropriato in un luogo mentre possa essere addirittura controproducente in un altro. Per quanto riguarda le diverse possibilità di configurazione dell’azienda agricola nel rispetto di queste Norme Direttive, bisogna anche tenere in considerazione le specifiche inclinazioni e capacità del conduttore. È anche molto importante la scelta del momento giusto in cui effettuare degli interventi che influenzano i processi vitali, in particolare per ciò che riguarda l’uso coscienzioso e regolare dei preparati biodinamici ed il rispetto dei ritmi vitali nella coltivazione e nell’allevamento.
L’Agricoltura Sinergica è un metodo agronomico applicabile esclusivamente in regime di agricoltura biologica. In estrema sintesi si può dire che l’Agricoltura Sinergica sia ad oggi l’ultima frontiera dell’agricoltura biologica e si pratica scegliendo di impiegare in modo permanente e senza compromessi alcune delle tecniche che in agricoltura biologica sono solo consigliate e auspicate ma non obbligatorie. Nel suo complesso non ci sono incompatibilità fra Agricoltura Sinergica e agricoltura biologica, dunque un’azienda che pratica l’Agricoltura Sinergica può ottenere la certificazione biologica senza
Il metodo sinergico si basa su pratiche agronomiche ed accorgimenti che mirano principalmente alla fertilità del suolo e alla conseguente migliore salute dell’intero sistema
suolo-microrganismi-piante, piuttosto che al mero aumento della produttività, esattamente come l’agricoltura biologica, ma con misure più incisive. La principale caratteristica del
metodo sinergico è che lo si pratica allestendo delle strutture permanenti anche per le colture annuali.
I passaggi che vengono normalmente lasciati nel terreno tra le file di ortaggi per consentirne la cura e la raccolta, in Agricoltura Sinergica vengono realizzati in modo da essere definitivi,
quindi si stabilisce in modo univoco dove si cammina (o dove si passa con il mezzo agricolo) e dove si coltiva, applicando ogni accortezza affinché non ci sia più bisogno di calpestare le zone
coltivate. Per semplicità si chiamano “passaggi” i percorsi calpestabili e “bancali” o “aiuole” le zone coltivate. Il rispetto delle aree coltivate, ovvero dei bancali, è fondamentale per poter
applicare l’Agricoltura Sinergica.